Premessa
La relazioni interpersonali sono uno dei fattori che più incidono, in bene o in male, sulla qualità della vita e la salute mentale e psicofisica delle persone. Esse sono anche determinanti per lo sviluppo psicologico e sociale dei bambini, influenzado la formazione della personalità e dell’identità, lo stile comunicativo e la capacità di resilienza.
Gli psicologi sono però tutt’altro che preparati a gestire le problematiche relazionali di adulti e bambini, a causa di una grave lacuna del sistema universitario italiano che, per vari motivi, ha finora quasi del tutto trascurato la sfera comunicativo-relazionale, assente o marginale sia nei corsi di laurea in psicologia sia in quelli di specializzazione in psicoterapia, ad eccezione di alcuni orientamenti quali l’AT, la SR e pochissimi altri.
Scopo del presente corso di perfezionamento – rivolto a psicologi, psicoterapeuti e psichiatri – è di contribuire a colmare le loro lacune formative in merito ai processi comunicativo-relazionali e alle connesse dinamiche emozionali, proponendo al contempo alcune semplici metodologie e tecniche “diagnostiche” e di intervento per aiutare i pazienti a migliorare la qualità delle relazioni più o meno disfunzionali in cui sono coinvolti.
Obiettivi formativi:
· Apprendere scopi, principi e metodi del counseling relazionale.
· Contestualizzare la crisi e trasformazione delle relazioni interpersonali all’interno dei più ampi processi di mutamento sociale, culturale e interculturale in atto negli ultimi decenni.
· Sviluppare una più profonda comprensione delle dinamiche interpersonali funzionali e disfunzionali negli ambiti della coppia, della famiglia, della scuola e del lavoro.
· Sviluppare la capacità di distinguere tra dinamiche funzionali e dinamiche disfunzionali al di là dei luoghi comuni e degli schemi culturali sia dei soggetti coinvolti sia dello stesso psicologo.
· Apprendere come individuare le carenze socio-affettive dei pazienti, i surrogati affettivi da loro abitualmente ricercati e le strategie di manipolazione a tal fine utilizzate.
· Apprendere alcune semplici modalità di ascolto, comunicazione assertiva e interazione non manipolative da insegnare poi ai pazienti.
Programma
MODULO I – I processi comunicativo–relazionali e le connesse dinamiche affettivo-emozionali
· Scopi, principi e metodi del counseling relazionale. Differenze e affinità tra counseling e psicoterapia. Le specificità del counseling relazionale integrativo.
· La rivoluzione interpersonale: come e perché sono cambiati i bisogni e le modalità di relazione
· Effetti positivi e negativi della rivoluzione interpersonale: in famiglia, a scuola, nella coppia, sul lavoro.
· Un approccio olistico sistemico ai processi comunicativo-relazionali: la CO.R.E. Psychology e l’interdipendenza tra Comunicazione – Relazione – Emozioni – Consapevolezza.
· Le emozioni e il loro ruolo adattivo. Le 3 categorie della sofferenza emozionale: appropriata, eccessiva e infondata/autogenerata; analisi di casi
· Genesi e gestione della sofferenza emozionale; analisi di casi; esercitazioni di rilassamento corporeo e emozionale.
· l 5 assiomi della comunicazione secondo la Scuola di Palo Alto; esercitazione su: accettazione, rifiuto, disconferma
· Teoria dei bisogni e dei surrogati affettivi; le 4 strategie manipolative per ottenere il surrogato del potere; analisi di casi; esercitazioni per individuare le strategie dei propri genitori e le proprie
· le 4 strategie manipolative per ottenere il surrogato dell’approvazione; analisi di casi; esercitazioni per individuare le strategie dei propri genitori e le proprie
MODULO II – Le relazioni di coppia
· follow-up rispetto al modulo precedente e alla applicazione di quanto in esso appreso
· attrazione e innamoramento tra affinità e complementarità
· innamoramento come riscatto dalle carenze affettive subite nell’infanzia; analisi di casi
· le dinamiche proiettive nell’innamoramento
· la relazione di coppia come confronto con l’ombra; sub-personalità primarie e rinnegate; analisi di casi
· il mito dell’androgino di Platone e il concetto di anima gemella
· Le differenze tra maschi e femmine a livello di mentalità, affettività, sessualità, comunicazione e aspettative; analisi di casi
· Imparare a riconoscere i partner psicologicamente più adatti (o almeno a scartare quelli meno compatibili); analisi di casi
· ascoltare e comunicare in modo più efficace e assertivo; esercitazioni di ascolto attivo e di comunicazione assertiva
· gestire le proprie e altrui emozioni; analisi di casi; esercitazioni
· affrontare e risolvere costruttivamente i conflitti; analisi di casi; esercitazione
MODULO III – Le relazioni genitori – figli
· follow-up rispetto al modulo precedente e alla applicazione di quanto in esso appreso
· Il contrasto tra ciò che è ritenuto educativamente “buono” dalla cultura di appartenenza e ciò che la ricerca psicologica e sociologica ha riscontrato essere realmente tale
· Il contributo dell’analisi transazionale: le categorie di “genitore affettivo” (positivo e negativo) e di “genitore normativo” (positivo e negativo); analisi di casi
· I ricatti affettivi e la teoria dei giochi di Berne;
· Copioni, ingiunzioni copionali, controcopioni; analisi di casi
· come e perché è cambiato il ruolo di genitore e quello di figlio
· i nuovi bisogni dei genitori, dei figli e del sistema familiare.
· l’educazione dei figli nella visione del nuovo paradigma: le diverse dimensioni coinvolte (corporea, emotiva, cognitiva, relazionale, coscienziale); il rapporto di interdipendenza tra tali dimensioni e l’importanza di un loro sviluppo armonico.
· le buone intenzioni non bastano, ovvero: ciò che conta non è quanto i genitori amano i figli ma come riescono a tradurre tale amore in comportamenti virtuosi (funzionali).
· Dietro le quinte della relazione genitore-figlio: poco amore, troppo amore e amore malato. L’importanza di distinguere tra amore, approvazione e controllo.
· principi e strumenti per migliorare il dialogo tra genitori e figli.
· rispettare la diversità cioè capire che i nostri figli sono diversi da noi per età, carattere, bisogni, mentalità e accettare che la loro essenza non può essere cambiata.
· l’importanza dell’ascolto e le tecniche di ascolto passivo e attivo; empatia, ovvero l’ascolto delle emozioni dell’altro
· l’importanza di esprimersi con chiarezza ma senza asprezza; tecniche di comunicazione assertiva (fare richieste in modo costruttivo – fare critiche senza aggredire – dire di no senza far sentire l’altro respinto – esprimere i propri bisogni senza vergogna etc.).
· l’importanza di affrontare costruttivamente i conflitti e alcune semplici tecniche per farlo.
MODULO IV – Applicare in seduta le teorie e gli strumenti appresi
· follow-up rispetto al modulo precedente e alla applicazione di quanto in esso appreso
· Procedure di assessment per il counseling relazionale individuale, di coppia e familiare; analisi di casi;
· sedute in simulata a coppie e terne; condivisione e supervisione
· Modelli e strumenti diagnostici con prevalente riferimento ai seguenti orientamenti: Psicologia sistemico-relazionale; Psicologia dei sé e voice dialogue; Analisi transazionale; Psicologia degli enneatipi; analisi di casi;
· sedute in simulata a coppie e terne; condivisione e supervisione
· Strumenti e tecniche di intervento con prevalente riferimento ai seguenti orientamenti: psicologia sistemico-relazionale; voice dialogue; analisi transazionale; teoria dei surrogati affettivi e connesse strategie manipolative; analisi di casi;
· sedute in simulata a coppie e terne; condivisione e supervisione
· Conclusione del corso di primo livello e indicazioni per ulteriori approfondimenti
Docenti: Prof. Enrico Cheli, psicologo psicoterapeuta, ideatore e direttore (dal 2001 al 2014) del primo master universitario italiano in counseling relazionale – Prof.a Cristina Antoniazzi, psicologa, psicosomatista e docente universitaria.
Quota di partecipazione: € 250 per ciascun modulo di 2 giornate e mezza
Per ulteriori informazioni e iscrizioni inviare una email a: info@nuovoparadigma.org o telefonare al n. 3714239883